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Aiuto: mio figlio vuole un cellulare!

Niente panico. Joachim Zahn, esperto di media dell'associazione zischtig.ch spiega come gestire al meglio la situazione. 

 

Signor Zahn, a che età ha senso avere un cellulare?
Direi più o meno dall’inizio della scuola media, quando i ragazzi hanno dagli 11 ai 13 anni. A quell’età hanno già le competenze tecniche e l’immaginazione necessaria per capire quali conseguenze possono avere le loro azioni nel mondo digitale.

 

Perché è importante avere delle competenze tecniche?
Prendiamo il social TikTok come esempio: lì si postano dei video. Un bambino delle elementari carica ingenuamente un video di sé in rete. Il video in questione può essere visualizzato in tutto il mondo; chissà dove può andare a finire. Ogni utente deve essere cosciente di questo rischio e sapere che nelle impostazioni ha la possibilità di restringere il pubblico che ha accesso ai video. Un alunno delle elementari non ha ancora questa maturità.

 

Alcuni genitori acquistano il cellulare ai figli per proteggerli.
Effettivamente un telefono può servire a proteggere i nostri figli. Tuttavia, può anche celare dei rischi che prevalgono sul fattore sicurezza. Noi di zischtig.ch siamo davvero preoccupati quando scopriamo quanto rivelano di sé i ragazzi in rete. I freni inibitori sono particolarmente bassi quando un bambino ha un proprio cellulare che gli permette di accedere a Internet senza limiti e senza l’accompagnamento di un adulto.

 

Che cosa possono fare i genitori?
Quando mamma e papà danno un cellulare al loro figlio, dovrebbero anche stabilire delle regole: «Questo nuovo gadget è un telefono ‘di apprendimento’. Non puoi usarlo a piacimento. Prima vogliamo sapere come lo usi.»

 

Concretamente, come ci si dovrebbe comportare?
I genitori dovrebbero prendersi regolarmente il tempo di parlare con il bambino dell’utilizzo del cellulare. Si potrebbe per esempio iniziare la conversazione così: «Vieni, oggi guardiamo quali app hai», «per favore, mi spieghi come funziona questo gioco?» oppure «leggiamo qualcuna delle chat più recenti».

 

Il bambino la prenderà bene?
Dipende. Le regole non sono mai molto amate, tuttavia sono necessarie. L’importante è che i genitori agiscano come dei mentori, mostrino sincero interesse e non siano dei detective con cattive intenzioni. Rispetto e riconoscimento sono d’obbligo, per esempio quando il bambino non vuole mostrarci qualcosa o affrontare un determinato argomento. Commenti del tipo «Ah, vedo che scrivi molto a Luca. Ti piace?» vanno assolutamente evitati. Al contrario, domande come «In questa chat il linguaggio è disgustoso; come ti senti a scrivere queste cose?»

L’associazione zischtig.ch

Joachim Zahn è Responsabile progetto dell’associazione zischtig.ch, che si impegna a favore di una buona formazione sui media e della prevenzione fra bambini e ragazzi. Joachim Zahn e gli altri esperti di zischtig.ch vanno nelle scuole, propongono corsi e conferenze e offrono anche consulenze a privati.

  • Il 48% dei bambini delle elementari ha un cellulare tutto suo.
  • Il 35% dei bambini con un telefonino lo usa almeno una volta a settimana, quando in realtà dovrebbe dormire.
  • Il 13% dei ragazzi delle scuole medie si è già sentito molestato una volta online.
  • Il 52% dei genitori non controlla mai quali pagine Internet hanno visitato i loro figli.
  • Regola d’oro: max. 5 ore a settimana davanti al display per i bambini dai 6-9 anni; max. 10 ore per i bambini dai 10-12 anni.

Fonte: zischtig.ch; MIKE-Studie 2017; Jugend und Medien

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Oltre a riflettere insieme ai ragazzi, quali sono gli altri compiti di un genitore che fa da mentore per l’uso del telefonino?
Fate capire al bambino che su Internet non c’è nulla di privato e che qualsiasi cosa può essere divulgata. Il bambino deve inoltre sapere che la rete non è uno spazio senza regole e che in caso di abusi si può essere puniti. Ovviamente il bambino deve anche sapere quali sono le regole da rispettare. Infine, aspetto spesso tralasciato, se un ragazzino riceve un cellulare tutto suo, è giunto il momento di parlare di sessualità.

 

Perché?
Non è una cosa bella, ma è inevitabile. Chi è in possesso di un cellulare è inevitabilmente confrontato con la pornografia. Un argomento che necessita di preparazione e dunque di un discorso da parte dei genitori. Se non siete pronti ad affrontarlo, meglio aspettare ad acquistare un telefonino ai propri figli.

 

Cosa fare se tutti i pericoli mi sembrano sono troppo grandi e non dò il cellulare a mio figlio prima dei 16 anni?
Farebbe più male che bene: agire così è da irresponsabili. A 14-15 anni al più tardi, il cellulare diventa un «must». Oggi fra i ragazzini succedono un sacco di cose tramite l’uso del cellulare. Se suo figlio non ne ha uno tutto suo, rimane escluso da tutto. Non sa cosa succede attorno a lui e cosa fanno i suoi amici. Non penso proprio che un genitore voglia questo per suo figlio.

Fai fatica a distogliere tuo figlio o tua figlia dal display del cellulare?

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Sull’autrice

Eva Wirth (38) vive con il compagno e i tre figli (zero, tre e sei anni) in un paesino nei pressi di Zurigo. Piuttosto che i consigli degli educatori, la famigliola preferisce ascoltare canzoni di Mani Matter. Eva è redattrice di professione, ma al momento si è presa una pausa per fare la mamma.

Eva Wirth